"Quando si lavora per piacere agli altri si può non raggiungere lo scopo ma le cose che si compiono per far piacere a noi stessi hanno sempre la probabilità di interessare qualcuno."
Marcel Proust


Paolo Gioli
SCONOSCIUTI
davanti la lastra dietro il volto

"Ho avuto in dono molti negativi su lastre e pellicole, da un vecchio studio che ha chiuso. Tutte le immagini rappresentano volti per carte d'identità . Dall'altra parte della lastra sulla gelatina ho trovato il solito ‘ritocco' come si usava una volta... Sono tutti volti di sconosciuti... Mi ha colpito subito l'intervento dell'anonimo ritoccatore, umile e bravissimo artigiano e vero ‘creativo' fuori dalla sua volontà . Si sa poi che chi accettava questo lavoro era considerato un pittore fallito. Ho fatto faticose macro-riprese di un riflesso di quei ritratti ‘modificati' su pellicola 35 mm eliminando poi con le forbici le perforazioni, ricreando così la forma di una lastra, di una nuova lastra personale. E' stata una lotta con questo misterioso... autore che ho scoperto e inventato suo malgrado. Da una parte l'immagine del maestro-fotografo, da questa invece per me la vera immagine, la vera identità misteriosa all'altra: una contro-identità . Il volto davanti ignaro d'esser recto-verso, di vecchiezze mai raggiunte dissolute nella materia di un riflesso, e occhi che passano dalla mia parte su un viso mai esistito, mai concepito, mai fotografato. Figure d'identità e di fantasia di tre autori in un sol gesto, in combutta creativa. Queste fisionomie ribaltate mi hanno sconcertato, mai decise a rivelarsi o da una parte o dall'altra; volto di donna, volto di uomo giovane trasalire dietro la lastra, trasferto di uno specchio dipinto da anonimo, che per abbellire trasfigurava, inventava non sapendo, una seconda identità davanti al volto," Paolo Gioli